Bastano dieci gradi in più e la vita prende tutt’altra piega, vero?
Cacchio, ieri sera sono venuto in bici chiacchierando con Maria, birretta, due o tre pezzi partigiani suonati male e in pochi (si raccomanda, soprattutto ai nuovi, di fare un controllo degli spartiti e delle tonalità in vostro possesso, onde evitare spiacevoli inconvenienti tipo quello di ieri con Dalle belle città ), poi il tormentone della primavera in tanti a vari volumi, e infine, il nostro spiccato senso di ospitalità e di rispetto ha prevalso, abbiamo smesso di suonare e seduti fuori, nel tepore serotino di questa tardiva bella stagione, abbiamo ascoltato in allegra compagnia un concertino piuttosto divertente.
Il ritorno, sempre in bici, sempre con Maria, cantando e chiacchierando nella notte tiepida, con poche macchine, che sembrava quasi di essere d’estate. A parte le palpebre pesanti di questa mattina direi che meglio di così non si potesse sperare.
Ci vediamo domenica, buona giornata a tutti.