Abbiamo ragione, vinceremo!
Il regime turco ha appena aperto un tavolo di dialogo con i membri del gruppo musicale Grup Yorum in sciopero della fame per il diritto a esprimersi liberamente.
Questa parziale vittoria ha temporaneamente salvato la vita a Ibrahim Gökcek in fin di vita dopo 323 giorni di digiuno.
Vittoria costata già la vita ai membri Helin Bolek (cantante) e Mustafa Kocak (chitarrista) morti nelle scorse settimane.
“Il motivo” di tale repressione è la loro musica, tagliente, politica e senza compromessi, che difende giustizia e libertà di espressione.
Come Ottoni a Scoppio condividiamo con il Grup Yorum l’anno di fondazione e l’utilizzo della musica come mezzo di militanza e lotta.
Idee e intenti simili hanno portato però i nostri fratelli turchi incontro ad arresti, torture e rappresaglie da parte dell’AKP, partito al governo, che si susseguono oramai incessantemente da anni.
Non possiamo considerare l’apertura del dialogo con la dittatura turca una vera e propria vittoria ma solo l’inizio di un lungo processo di cui tutti noi dobbiamo farci osservatori e portavoce.
Denunciamo tutti i governi fascisti e le loro forme di repressione contro i popoli e abbracciamo l’idea che la musica sia un mezzo pacifico per raccontare e dar voce alle ingiustizie sociali.