Un giorno dell´89, durante una manifestazione delle Pantere alla Statale di Milano, durante un dibattito, sento improvvisamente delle note soffrire, strangolate dal rumore, ma ancora vive e allegre.
Mi giro e vedo delle trombe, delle percussioni farsi strada tra la folla di studenti, intravedo dei visi dietro a strumenti che poi spariscono.
Mia sorella riconosce nel gruppetto uno che suona il sax, me lo indica e dice: quello é Alberto. Sono gli Ottoni a Scoppio.
Io, in quel periodo, frequentavo la scuola d´arte applicata all’industria del Castello Sforzesco, partecipavo a occupazioni e la sera suonavo il Sax con un certo Francesco Tricarico al flauto traverso, alla casa Anarchica di Via De Amicis o all’Arci Bellezza.
Ci chiamavamo Cacofonia e suonavamo cacofonate. Ci eravamo conosciuti perché io frequentavo i corsi serali di sax al conservatorio, Francesco quelli diurni e avevamo alcuni amici in comune…
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