“Aprono le custodie, tirano fuori i fiati, cominciano a suonare e subito attorno a loro tutti ballano e battono le mani.
Coprono gli slogan, se ne infischiano delle tensioni, restano in coda, alieni dalle contrapposizioni.
Poi se ne tornano nella loro sede di sempre, la scalcinata e poetica Cascina Torchiera, davanti al cimitero di Musocco, da anni senz’acqua e sotto perenne minaccia di sgombero”